Si narra che, nel 1200 d.c., un ricco mercante, qualcuno dice anche usuraio, di Arolo, Alberto Besozzi, durante una traversata, venne sorpreso da un nubifragio. Per aver salva la vita fece un voto a S. Caterina d'Alessandria d'Egitto. Il futuro beato, riuscì a raggiungere la costa proprio nel punto dove eresse una cappella alla santa e si ritirò a vivere da eremita.
Nel tempo, il luogo venne arricchito con altre due chiese, una dedicata a San Nicola e una a Santa Maria Nova
Agli inizi del Settecento cinque massi precipitarono verso la chiesa ma restarono impigliati nella volta di una cappella, senza causare alcun danno. I massi rimasero sospesi per quasi due secoli, per essere rimossi nel 1910.
Sembra che questo evento abbia contribuito a completare il nome del sito ovvero Santa Caterina del Sasso Ballaro, anche se Ballaro è più credibile che sia dato dalla vicina frazione di Ballarate che dall'influenza dei sassi ballerini.
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